Solo un esame di laboratorio stabilisce chi ha il covid - Aicost boccia le app come strumento medico

06.05.2020

Allo scopo di integrare il parere della piattaforma A.I.CO.S.T., ma non solo, si ritiene inattendibile sotto il profilo medico il supporto di dispositivi telematici per diagnosticare il contagio da covid 19 o altra malattia del corpo. Avv. Giuseppe Missimi, Ordine Avvocati di Messina

Sui dubbi in merito alla costituzionalità dell'obbligo di installazione di applicazioni per smartphone personali che possano tracciare un profilo anamnestico si è già detto e si ribadisce come su base volontaria, e solo su base volontaria, sia possibile accogliere tale forma di monitorizzazione. Del resto non si inventa nulla, esiste già una piattaforma nota a tutti che è "Google" che monitorizza i nostri spostamenti con l'app "google maps" che è in grado di dirci in che Città siamo stati due anni fa e in che pizzeria abbiamo cenato. D'accordo sul meccanismo di associazione degli spostamenti, ma il compito dell'app sicuramente finisce qui. Il contagio biologico del covid-19, consiste nell'ingresso dei relativi agenti patogeni che vanno ad interagire con i ritmi e le funzionalità organiche di un corpo umano. Ad oggi, fatta eccezione per la possibilità di alcuni programmi che sono in grado di misurare la temperatura corporea o le pulsazioni, non esiste da parte dei dispositivi di comunicazione con supporto digitale android o apple di testare le funzionalità biologiche di un individuo e ancor meno stabilire se ha contratto il covid-19. La statistica sugli spostamenti come si è detto, è falsata se si presta il telefono a terzi e ancora di più se lo si lascia a casa quando ci si sposta. Per non parlare poi di medici, ferrovieri o altri lavoratori in luoghi di scalo e passaggio, che, sicuramente, farebbero registrare ai loro dispositivi la vicinanza a chi è stato infetto, ma senza ciò significare che abbiano contratto l'infezione loro stessi. In un momento in cui si vive un'emergenza sanitaria, che va affrontata con cautele e strumenti di tipo medico, preoccupa ipotizzare che si possa integrare il fronte di contrasto considerando attendibile la diagnosi di un telefono. Fermo restando ciò, la validità statistica del meccanismo può fornire un supporto informativo che incuriosisce, qualora fosse utilizzato da almeno l'80/90% della popolazione, esclusi gli anziani e i bambini che non ne posseggono e sono fuori dal fronte di analisi. Il meccanismo della quarantena e del distanziamento interpersonale saranno accantonati proprio quando avremo strumenti che davvero saranno in grado di dire chi è infetto e chi no, sposando anche il principio che i non infetti possono stare a contatto tra loro.

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